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lunedì 22 marzo 2010

Qualche notizia dal mondo

Sul Corriere della Sera è apparsa una notizia a mio avviso sconcertante, anche se ormai se ne vedono così tante che non ci si può più dire veramente stupiti.
Gli studenti del Liceo Don Milani di Romano di Lombardia (Bergamo), dopo un incontro con il Circolo di cultura omosessuale Milk sullo sterminio dei gay nei lager nazisti, avevano chiesto un incontro con suddetto Circolo per capire meglio il mondo dell’omosessualità. Il no secco a questo incontro-assemblea è arrivato dal Consiglio di Istituto, dopo lamentele dei genitori. Riporto le dichiarazioni di tre genitori a mio avviso terribili.
Primo Genitore: “I ragazzi stanno formando la loro personalità e quindi potrebbero essere deviati.”.
Secondo Genitore: “Accompagno mio figlio persino a fare le vaccinazioni, figuriamoci se lo lascio andare a un incontro del genere. È come il vaccino antinfluenzale: è più dannoso che utile”.
Terzo Genitore: “Gli omosessuali non possono parlare di omosessualità”.
Verrebbe da chiedersi chi, allora, è autorizzato a parlare di omosessualità. Forse quel genitore preferisce il sicuramente imparziale giudizio di Santa Romana Chiesa…o della Lega.
L’evento è stato subito ridimensionato, al posto delle due giornate previste si è preferito fare un incontro per le classi quarte e quinte con l’Agedo (Associazione genitori e amici omosessuali). Inizialmente era vietata la partecipazione di qualsiasi omosessuale, alla fine gli studenti hanno ottenuto la presenza di un esponente del mondo gay.
Questo episodio ben esplicita la situazione degli omosessuali in Italia.

Ci risiamo. Si tenta di nuovo di destabilizzare il Governo Chàvez in Venezuela. Stavolta però niente golpe…hanno già fallito con quel mezzo e in più il Premio Nobel per la Pace deve stare attento, si sa mai che la gente si accorga che si sta riprendendo il giardino di casa. No, stavolta lasciamo fare tutto agli amici colombiani. È infatti giunta la notizia che la polizia ha arrestato un gruppo di stranieri con fucili nascosti nei pressi di Caracas. A detta di Chàvez si tratta di un gruppo di paramilitari.
“Stanno seminando il paramilitarismo nei quartieri e nelle comunità, perché la controrivoluzione vuole obbligarci al ripiego. Molti fatti violenti avvenuti nel Paese rispondono alle azioni di questi gruppi armati propri della realtà colombiana. Buona parte dei sequestri e degli assassinii che stanno avvenendo provengono dalla Colombia, dal paramilitarismo”.
Chàvez allude all’assassinio di numerosi vertici del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) del territorio occidentale, al confine con la Colombia.
“Hanno ucciso vari leaders del PSUV, ed uno lo hanno preso a mitragliate davanti alla moglie. Lo so che il popolo non ha paura e non riusciranno a ricattarci, né intimorirci, perché si tratta di costruire la Patria dei nostri figli”.
Insomma, cambiano i fattori ma il risultato è uguale: si tenta di destabilizzare un Governo legittimo solo perché socialista. Chi c’è dietro questi gruppi paramilitari? La Colombia. Indovinate un po’ chi c’è dietro al Governo della Colombia? 2+2=4

Finalmente è passata la riforma sanitaria negli Stati Uniti (non senza qualche concessione agli anti-abortisti). Un buon risultato, davvero. Peccato però che per un passo avanti che compie il nostro Premio Nobel per la Pace debba farne cinque indietro. Sembra infatti che la Casa Bianca stia valutando l’installazione di una base militare ove detenere terroristi internazionali a Kabul, di fatto una nuova Guantanamo versione afghana. Si oppone il Generale responsabile delle Forze Armate americane in Afghanistan perché, a suo dire, tale operazione minerebbe la stabilizzazione del Paese. Staremo a vedere.

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