Pagine

martedì 5 gennaio 2010

IL RITORNO DELL’IMPERIALISMO YANKEE

Non che se ne fosse andato, ma ultimamente è tornato a farsi sentire, specialmente in Sud America.
Proprio ieri leggevo sul “Granma” (quotidiano cubano) una notizia che i nostri democraticissimi mezzi di comunicazione non hanno dato, forse per paura che la gente si svegli e capisca cosa è il capitalismo. La notizia riguarda l’Ecuador e la denunzia di una cospirazione golpista da parte del Presidente Rafael Correa. Sembra infatti che Gilmar Gutièrrez, fratello dell’ex Presidente e Colonnello (e questo la dice lunga) Lucio Gutièrrez, assieme ad altri congiurati stia organizzando una cospirazione per destabilizzare il Governo e spianare la via al Colpo di Stato. Dice inoltre Correa: “Abbiamo relazioni d’intelligence che dimostrano con dati e cifre che inoltre stanno ricevendo aiuti non dal governo degli Stati Uniti, ma da organizzazioni dell’estrema destra di questo paese”.
Suona strano che gli Stati Uniti non siano immischiati nella faccenda, ma anche se fosse vero molto probabilmente appoggerebbero egualmente il golpe. È innegabile che il fatto che l’Ecuador sia nell’ALBA (Alianza Bolivariana para Amèrica Latina y el Caribe) dia fastidio agli USA. Secondo il mio modesto parere non finanziano il golpe ma lo appoggiano al 100%.
Altro Paese membro dell’ALBA è la Repùblica de Honduras, vi rivorda niente questo nome?
Sì, è il Paese in cui, il 28 Giugno 2009, è stato fatto un golpe militare per “difendere” la Costituzione da quel cattivone di Zelaya. Subito gli Stati Uniti e Obama hanno condannato, ma sempre in via ufficiosa, il Colpo di Stato. Già, perché se fosse arrivata la condanna ufficiale si sarebbe dovuto procedere con l’embargo, proprio come con Cuba. Poi ci sono state le “libere elezioni” dove più del 60% della popolazione si è astenuta dall’andare alle urne, nonostante le “gentili” richieste dell’esercito. Da qui in poi nessuno, in Occidente, ha più parlato dell’Honduras. Già perché nella dittatoriale Cuba ogni tanto appaiono articoli sull’argomento.
Passiamo alla Colombia. Il Governo di questo Stato, da molto tempo cagnolino degli Stati Uniti, ha accettato l’installazione di nuove basi americane sul suo territorio, scatenando l’ira di Venezuela e Bolivia. Anche Cuba si è espressa negativamente sulla questione. Se non erro dovrebbe esserci una riunione dell’ALBA a proposito, anche se già venti di guerra soffiano in Sud America.
Superfluo ricordare i tentati golpe contro Chavez e Morales.
Insomma, l’imperialismo yankee sta tornando prepotentemente in America Latina. Quando gli Stati Uniti d’America, baluardo delle libertà e della democrazia, capiranno e ACCETTERANNO che ogni Stato è libero di scegliere la propria forma di Governo? Quando lasceranno libero il Sud America? Forse non accadrà mai, forse dovremmo ricordare di più Guevara, il suo pensiero, non il mercato che vi è dietro. Forse verrà il giorno che il popolo sudamericano capirà e insorgerà contro l’oppressore. Forse.

Nessun commento:

Posta un commento