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martedì 21 dicembre 2010

Il Gruppo Bilderberg

Uno dei doveri dei comunisti, oggi come ieri, è, a mio avviso, informare il popolo, togliere il manto di menzogne che la borghesia utilizza per coprire la verità o, più semplicemente, rendere noti fatti taciuti. Non si creda che questo sia un compito secondario o pavido, tutt’altro. È un compito delicato e coraggioso poiché, molte volte, bisogna sopportare le “risate degli stolti che sono in maggioranza”.
Proprio le risate sono temibili armi della borghesia. Quando le teste d’uovo della borghesia non riescono (e capita spesso) a dare risposte politiche su determinati argomenti vi gettano sopra una risata. In poche parole ridicolizzano le teorie e il teorico. Uno dei modi più in uso per ridicolizzare una teoria è definirla “teoria del complotto” e trattare l’enunciatore di tale teoria come un pazzo visionario. Un eccellente esempio è la teoria sul “Gruppo Bilderberg”. Proprio di questo parleremo ora.
Il gruppo Bilderberg è un meeting internazionale (non ufficiale) di personalità del mondo economico, politico e finanziario (130-200 individui in tutto). Ovviamente il tutto avviene nel più stretto riserbo.
Un po’ di storia. Il Bilderberg nasce nel 1952, ma prende questo nome nel 1954 quando l’annuale meeting si svolge all’Hotel Bilderberg di Oosterbeek, in Olanda. Si dice che a questo primo meeting parteciparono anche Paul Van Zeeland e Alcide de Gasperi, rispettivamente Capi del Governo belga e italiano.
Tra i principali promotori del gruppo abbiamo due “signori”: Bernhard van Lippe-Biesterfeld e Joseph Retinger. Chi sono?
Il primo è stato presidente del gruppo fino al 1976, nobile, Principe consorte dei Paesi Bassi e Presidente del WWF. Cosa più importante: van Lippe-Biesterfeld è stato affiliato al NSDAP (NationalSozialistiche Deutsche ArbeiterPartei, o Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori). Sono documentate le sue azioni di spionaggio a favore delle SS nell’industria chimica IG Farbenindustrie (la stessa che fabbricava i gas per i campi di sterminio). In seguito pare abbia partecipato alla liberazione di Amsterdam. Finita la guerra ha assunto ruoli importanti nella Royal Dutch Petroleum (Shell Oil) e nella Sociètè Gènèrale de Belgique.
Retinger, invece, è stato fondatore e Segretario Generale (fino al 1952) dell’United European Movement (presieduto da Churchill e finanziato dall’American Committee for United Europe). Lo scopo era costruire una Europa unita per arrivare a un mondo unito guidato da organizzazioni sovranazionali. È stato proprio Retinger a suggerire che il Bilderberg si avvicinasse (con successo) agli Stati Uniti d’America e a far entrare nel gruppo la famiglia Rockefeller.
Presentiamo una lista di altri nomi legati al gruppo Bilderberg:
- David Rockefeller (Presidente della JP Morgan, membro fondatore della Trilateral Commission, membro della Commissione Bancaria Internazionale, Presidente del Council on Foreign Relations)
- Donald Rumsfeld
- Peter Sutherland (ex Commissario dell’Unione Europea, Presidente di Goldman Sachs e di British-Petroleum)
- Franco Bernabè (Telecom Italia)
- John Elkann
- Tommaso Padoa Schioppa
- Paolo Scaroni (ENI)
- Giulio Tremonti
- Gianni Agnelli
- Umberto Agnelli
- Ferruccio de Bortoli
- Mario Draghi
- Giorgio La Malfa
- Claudio Martelli
- Romano Prodi
- Carlo Rossella
- Marco Tronchetti Provera
- Walter Veltroni
- Ignazio Visco
- Martin Taylor (Goldman Sachs)
- Antony Burgmans (Unilever)
- George A. David (Coca Cola)
- Timothy F. Geithner (Federal Reserve Bank)
- John Kerr (Shell)
- Henry A. Kissinger
- Indra K. Nooyi (Pepsi Cola)

Insomma, una vera e propria elite che si riunisce ogni anno a porte chiuse per discutere. Di cosa discute? Molto probabilmente non di arte o simili. È più probabile che discuta le prossime mosse economiche, le decisioni da prendere, nuovi modi per influenzare le menti e i Governi. Ma guai a dirlo! La pena è essere bollati come complottisti.
Non ci accontentiamo di fare una lista di nomi e ipotizzare le chiacchierate dell’elite mondiale. Riportiamo quello che, secondo indiscrezioni, ha deciso il Bilderberg nell’ultima riunione avvenuta a Sitges (Barcellona) verso Giugno 2010. Indiscrezioni per modo di dire giacchè alcune cose decise sono già avvenute.
Per dare prova della nostra buonafede partiamo proprio da questo fatto già accaduto. Sembra che i Bilderberg abbiano deciso, a Giugno, di far passare una estate “tranquilla” ai consumatori e mantenere “normale” il prezzo del petrolio, salvo poi farlo salire da Novembre. Dati alla mano notiamo che la variazione del prezzo del petrolio al barile è stata la seguente:
- Giugno $ 74,58
- Luglio $ 75,58
- Agosto $ 77,17
- Settembre $ 77,35
- Ottobre $ 82,10
- Novembre $ 85,12

Fino al dato più aggiornato a mia disposizione:
- Venerdì 10 Dicembre 2010 $ 90,25

Speriamo di aver dimostrato la veridicità delle nostre fonti. Detto questo passiamo agli altri temi all’ordine del giorno del gruppo.
Essi erano: salvataggio dell’euro, nuovi piani per l’istituzione di una carbon tax e approvazione dei bombardamenti sull’Iran.
Essenziale per i Bilderberg è il salvataggio delle moneta unica europea poiché essa è il banco di prova di una valuta unica mondiale, vero scopo della borghesia imperialista mondiale. Un attacco all’Iran presenta, invece, diversi vantaggi, sia immediati che futuri. Proviamo ad elencarli:
1) profitto.
Un attacco all’Iran porterebbe profitto immediato per i potenti borghesi e un profitto futuro grazie alle risorse petrolifere.
2) distrazione di massa.
Una nuova guerra potrebbe essere un ottimo mezzo per distrarre le persone dai reali problemi quotidiani.
3) maggiore accerchiamento politico-militare della Cina.
Se l’Iran diventa colonia dell’Impero americano la Cina vedrebbe aumentare i paesi filoamericani in Asia, di importanza vitale per lo scontro che, prima o poi, avverrà tra Impero morente e Impero nascente.
Una coincidenza poi che da questa estate la campagna mediatica contro l’Iran sia aumentata?
Abbiamo parlato, poco fa, di distrazione di massa. Questo è un punto essenziale della politica Bilderberg e, conseguentemente, della politica della borghesia. Essi non vogliono che la gente pensi, che la gente si chieda cosa accade nelle stanze segrete del potere politico-economico. Essi hanno paura che la gente scopra i loro piani. La nostra risposta deve essere solo una: reagire informarci e contrattaccare. Dobbiamo urlare a tutti i piani dei Bilderberg, che non sono altro che i piani della borghesia mondiale! Essi vogliono controllarci, vogliono inasprire il regime in cui già viviamo! Noi non glielo permetteremo! Il modo per farlo è semplice: parlare, informare chi ancora non sa. Leggete e fate leggere questo documento o altri documenti riguardanti questa elite che mira a controllarci! Fate circolare documenti! Informatevi e informate! Ne va del bene di tutti.

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