Pagine

martedì 24 agosto 2010

Nessuno ascolta il Comandante

Da giorni oramai il Comandante en Jefe Fidel Castro è impegnato in una lotta, quasi una crociata, per informare Cuba e il mondo sui pericoli di una guerra nucleare. Ovviamente nessuno, nel mondo occidentale, lo ascolta. Il lìder maximo iniziò giorni fa parlando delle continue provocazioni di Stati Uniti e Israele contro Iran e Corea del Nord (basti pensare alle esercitazioni congiunte USA-Corea del Sud nel Mar Giallo, atto dichiaratamente di intimidazione) e della possibilità di un conflitto atomico. Dopo altre iniziative si è giunti ad un colloquio tra Fidel Castro e insigni scienziati cubani (Dr. Tomàs Gutièrrez Pères, Direttore Generale dell’Istituto di Meteorologia; Ing. Josè Fidel Santana Nùñez, Presidente dell’Agenzia di Energia Nucleare; Col. Josè Luis Navarro Marrero, comandante della Segreteria di Scienza e Tecnologia delle Forze Armate Rivoluzionarie; Dr. Fidel Castro Dìaz-Balart, Assessore Scientifico del Consiglio di Stato, figlio di Fidel Castro e fisico nucleare) sulle armi atomiche e il pericolo dello scoppio di una di esse durante un conflitto.
Di certo Il Comandante ha una discreta esperienza in tale campo, infatti ha rievocato la crisi dei missili e la lungimiranza di Stati Uniti e Unione Sovietica nell’evitare il conflitto. E questo chiede da giorni al Presidente Obama, che è l’ultimo ad avere la parola in caso di conflitto.
Quello che più colpisce è che, in Occidente, nessuno parla del tema, nessuno parla delle esternazioni di Castro o, se lo fanno, lo fanno di sfuggita, quasi come se l’ottantaquattrenne Fidel fosse un vecchio in preda della demenza senile. Siamo sicuri che siamo così?
Analizziamo i fatti: oggettivamente gli Stati Uniti, Israele e l’allegra corte dei miracoli capitalista provoca costantemente la Corea del Nord e l’Iran. Persino un quotidiano borghese come Repubblica ha dovuto ammettere le provocazioni di Israele e pubblicare un articolo dove si parlava di un piano dello stato ebraico per un attacco preventivo alle centrali iraniane.
Insomma, a questo si aggiungano le esercitazioni militari USA-Corea del Sud di cui sopra e si otterranno delle belle prove generali di guerra. A breve, in un altro articolo, parleremo più approfonditamente della possibilità e delle conseguenze di una guerra nucleare. Per ora ci basta sperare che qualcuno legga l’articolo e si informi sull’argomento. Ci basta che, almeno una volta, qualcuno ascolti il Comandante.

Nessun commento:

Posta un commento