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martedì 6 aprile 2010

Contro le menzogne dei mercenari la verità rivoluzionaria

Oramai non si tratta più di questione politica, ma di ricerca della verità. I post del blog “Generaciòn Y”, che i nostri giornali prendono come fosse il Verbo di Dio, continuano a gettare fango su Cuba. Tralasciando tutti i discorsi su libertà di parola, sui mercenari al soldo degli Stati Uniti, limitiamoci a smontare l’ultimo post, alla ricerca della verità che tanto ci è cara.
Leggiamo sul pezzo della bloguera: “L’Unione dei Giovani Comunisti si è anticipata, riunendosi nel Palazzo delle Convenzioni per discutere temi che avrebbero potuto produrre polemiche fruttifere se l’incontro si fosse svolto in una cornice di effettivo rispetto. Sotto il motto “Tutto per la Rivoluzione”, centinaia di volti giovanili hanno visto il tavolo presidenziale pieno di funzionari che da tempo hanno superato i sessant’anni.”
Peccato che questa signora non abiti in Italia o in un Paese occidentale qualsiasi, qui abbiamo come governanti gente di 70-80-90 anni…anche di più volendo. Ricordiamo invece che nel Parlamento cubano l’età media è 49 anni.
Andiamo avanti.
“Stupisce il fatto che all’età in cui prendiamo gli atteggiamenti più vari e difendiamo le bandiere più incredibili, ai nostri giovani è concessa soltanto la militanza nel partito con la tessera rossa. Molti ragazzi, in circostanze più libere, si iscriverebbero a un gruppo ecologista, si unirebbero a un picchetto di attivisti sindacali, oppure sfilerebbero per pretendere la fine del Servizio Militare obbligatorio.”
Piccolo appunto: Cuba è un Paese che tiene davvero conto dell’ecologismo. Secondo appunto: sfido qualcuno a trovare dei veri picchetti sindacali in Occidente o Oriente senza che vengano uccisi o picchiati. Terzo appunto: in molti Paesi vi è il Servizio Militare obbligatorio…specialmente nell’Occidente capitalista.
“Coloro che adesso fanno parte dell’Unione dei Giovani Comunisti sono nati in pieno Periodo Speciale, non hanno mai trovato giocattoli nei negozi che vendono prodotti razionati e hanno bevuto latte - legalmente - soltanto fino a sette anni. Sono cresciuti grazie al mercato nero e hanno potuto calzare scarpe perché i genitori hanno sottratto risorse allo Stato o hanno chiesto aiuto per comprarle a un parente esiliato. Si tratta di una generazione cresciuta in mezzo all’apartheid turistico che impediva ai cubani di entrare negli hotel e di accedere a certi servizi; figli allevati nelle scuole con vuote parole d’ordine e nelle famiglie con parole di disgusto. Malgrado il loro impegno di lealtà, sospetto che pregustino la vendetta, quel momento in cui romperanno tutte le promesse fatte ai più vecchi.”
Questa donna sta dicendo forse che bere latte dopo i sette anni è illegale a Cuba? E qualcuno ci crede? Poi, il Periodo Speciale chi lo ha voluto? Fidel? Il periodo speciale è stata un’altra delle imposizioni degli Stati Uniti. Caduta l’URSS, infatti, Cuba non aveva quasi più partner economici e con l’embargo degli Stati Uniti dovette tirare la cinghia. Smettiamola di dire che la povertà a Cuba è colpa del Governo Castro, da quando fu approvato l’embargo gli USA hanno tolto settecentomilamilioni di dollari alle casse cubane.
Ma torniamo all’alimentazione a Cuba. L’alimentazione di base è garantita ogni giorno dallo Stato ed è totalmente gratuita. Passiamo ora all’istruzione. Dubito che uno dei Paesi con la migliore istruzione al mondo educhi i giovani con “vuote parole d’ordine”. Qualche appunto sull’istruzione: Cuba è il secondo Paese al mondo per tasso di alfabetizzazione, l’istruzione è totalmente gratuita, dai libri agli alloggi.
Ma lasciamo che a rispondere a queste accuse sia un altro cubano. Vi riporto un pezzo di una intervista rilasciata da Carolina Major Perez al “manifesto”.
“Mio figlio ha vent'anni, sta studiando al secondo anno di università, ingegneria delle telecomunicazioni. Nel 2007 si è iscritto all'università e gli hanno consegnato 7 libri senza pagare un centesimo, a lui e a tutti quelli che si stavano iscrivendo, più di 100 ragazzi, ed era solo un anticipo di tutto i libri e il materiale che avrebbero ricevuto gratuitamente per tutto il corso di studi. Quanti giovani in America latina o in Europa possono dire altrettanto? Nelle altre parti del mondo, tante persone si svegliano con l'angoscia di dover cercare un lavoro o di poterlo perdere o di non potersi curare. Noi possiamo avere avuto il problema di come vestirci, per via degli effetti della doppia moneta e del peso convertibile, ma non quell'angoscia".
Indovinate perché vennero adottate la doppia moneta e il peso convertibile?
Saluti.

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